Stasera su Italia 1 Shrek con Mike Myers ed Eddie Murphy: il film che ha vinto il primo Oscar per l’animazione e ribaltato per sempre le fiabe

In sintesi

  • 🎬 Shrek
  • 📺 Italia 1, ore 21.25
  • 🧚‍♂️ Una fiaba animata rivoluzionaria che sovverte i cliché delle favole classiche con ironia, satira e profondità, raccontando la storia di un orco solitario, un asino parlante e una principessa fuori dagli schemi, affrontando temi come identità, accettazione di sé e critica all’omologazione.

Shrek, DreamWorks Animation, Mike Myers, Eddie Murphy e l’irresistibile anti‑fiaba che ha cambiato per sempre l’animazione tornano questa sera su Italia 1. Una di quelle programmazioni che salvano la serata senza nemmeno pensarci: il 20 dicembre alle 21.25 arriva in TV uno dei film più iconici dei primi anni 2000, un cult amato da intere generazioni e capace ancora oggi di sorprenderci per freschezza, satira e profondità.

Diciamocelo: Shrek non è solo un cartone. È un manifesto pop, una rivoluzione dell’animazione, un mix di ironia, parodia e sentimento che ha preso a calci tutte le regole della fiaba classica. E il bello è che, rivedendolo oggi, colpiscono ancora di più i suoi temi fortissimi: l’identità, l’accettazione di sé, la critica all’omologazione estetica e quel pizzico di anarchia narrativa che solo la DreamWorks dei tempi d’oro riusciva a tirare fuori.

Shrek – La storia che ha ribaltato le fiabe per sempre

Al centro c’è lui, Shrek: un orco verde, burbero e solitario che vive nella sua palude come fosse un eremita zen, finché Lord Farquaad – sovrano ossessionato dall’ordine e dalla perfezione – gli scaraventa addosso un’orda di creature fiabesche sfrattate dal regno. Da qui nasce una missione surreale: recuperare la principessa Fiona intrappolata in un castello sorvegliato da un drago sputafuoco, così da riavere la palude tutta per sé.

Con lui c’è Ciuchino, doppiato in originale da un Eddie Murphy in stato di grazia: logorroico, adorabile, ed esempio perfetto di come un comprimario possa rubare la scena senza mai diventare macchietta. Il viaggio, però, va ben oltre la semplice parodia: Shrek e Fiona finiscono per capirsi davvero, scoprendo che entrambi sono molto più di ciò che credono di dover essere.

Ed ecco la vera bomba culturale: Fiona non è la principessa perfetta, chiusa nella torre a sognare il bacio del vero amore. Al tramonto diventa orchessa, un’eroina piena di contraddizioni, rabbia, forza e insicurezze. È stato un gesto rivoluzionario per il 2001: il messaggio che il “vero amore” non ti trasforma in ciò che gli altri vogliono, ma in ciò che sei davvero.

Shrek – Perché rivedere Shrek oggi è ancora più bello che nel 2001

Rivisto anni dopo, Shrek mostra tutta la sua potenza culturale. Farquaad è una satira lampante dei regni di plastica, un villain che non usa magia o armi, ma burocrazia, propaganda e finta perfezione. Duloc sembra un parco a tema inquietante, tutto lindi tappeti erbosi e sorrisi forzati. È un’operazione così audace che all’epoca fece discutere: la DreamWorks non stava semplicemente facendo un film, stava dichiarando guerra alla fiaba “modellata” da decenni di cultura disneyana.

C’è poi l’aspetto nerd: Shrek è un laboratorio pazzesco di animazione early‑CGI. Gli animatori rifecero metà del lavoro quando Mike Myers decise di cambiare registrazione e dare all’orco il celebre accento scozzese. Un’operazione costosissima, certo, ma oggi quella scelta definisce Shrek molto più di quanto ci rendiamo conto.

La colonna sonora poi è diventata storia: “All Star” che apre il film non è solo una canzone, è un meme vivente, un simbolo di inizio anni 2000, un inno transgenerazionale. E “I’m a Believer” nei titoli di coda chiude tutto con un’energia che nessun altro film d’animazione ha mai replicato davvero.

  • Un cast vocale iconico: Mike Myers, Eddie Murphy, Cameron Diaz e John Lithgow.
  • Un Oscar storico: primo film d’animazione di sempre a vincere nella neonata categoria.

Ma la vera forza di Shrek è che funziona a ogni età. Da piccoli ridiamo per le gag (e ammettiamolo: il drago innamorato di Ciuchino è comicità pura). Da adulti cogliamo la malinconia di Shrek, il suo sentirsi “troppo mostro” per essere amato, la pressione estetica che schiaccia Fiona, la crudeltà sociale di Duloc. È un film che cresce con noi, senza perdere mai la sua leggerezza.

Stasera su Italia 1: una scelta che vale sempre

Se hai voglia di un film che metta d’accordo tutti, dai grandi ai piccoli, Shrek è semplicemente la soluzione perfetta. È divertente, intelligente, pieno di cuore e costruito con una consapevolezza narrativa incredibile. Ogni rewatch rivela dettagli nuovi: citazioni pop, battute sottili, scelte registiche brillanti e un mondo che, paradossalmente, è più attuale adesso che nel 2001.

L’appuntamento è per questa sera, 20 dicembre, alle 21.25 su Italia 1. Un orco, un asino parlante e una principessa fuori dagli schemi: difficile chiedere compagnia migliore per conquistare la serata.

Quale personaggio di Shrek ti rappresenta di più?
Shrek l'orco solitario
Ciuchino logorroico e adorabile
Fiona piena di contraddizioni
Lord Farquaad ossessionato dalla perfezione
Il Drago innamorato

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